lunedì 22 settembre 2008

"DECLINO E CROLLO DELLA MONARCHIA IN ITALIA" I Savoia dall'Unità al referendum del 2 giugno 1946

Aldo Alessandro Mola
"DECLINO E CROLLO
DELLA MONARCHIA IN ITALIA"
I Savoia dall'Unità al referendum del 2 giugno 1946

Declino e crollo della Monarchia in Italia - Aldo a. Mola
Qual è la verità storica sugli ultimi giorni della Monarchica in Italia? E' possibile che la Repubblica si fondi su un referendum tecnicamente nullo? E chi è il successore dinastico di Umberto II? In questo libro Aldo A. Mola offre dati certi che rovesciano molti luoghi comuni: gli elettori erano circa 28 milioni; oltre 3 milioni vennero esclusi dal voto; con 12 milioni 700 mila preferenze la Repubblica ebbe appena il 45 per cento. Sulla base di numerosi documenti inediti (come alcune lettere del Re in esilio al figlio Vittorio Emanuele), l'autore ricostruisce il ruolo di Casa Savoia nella formazione e nella vita dello Stato dal Risorgimento alla partenza di Umberto II per il Portogallo, rispondendo anche a domande fondamentali sulle origini travagliate dell'ordinamento repubblicano. Senza mai perdere il distacco dello storico e grazie ad un approfondito lavoro di archivio, Mola analizza per la prima volta in dettaglio i verbali elettorali, evidenzia innumerevoli brogli, voti dubbi, pasticci, errori, omissioni, e giunge a conclusioni sconvolgenti.
***
"Sessant'anni fa l'Italia diventava una repubblica e il Re Umberto II di Savoia si rifugiava in Portogallo, in un esilio da cui non sarebbe più tornato. Sul referendum che sancì il cambio di regime si è sempre molto discusso e alcuni storici hanno cercato di dimostrare che la vittoria della repubblica fu ottenuta con una gigantesca frode elettorale. Ma qual è la verità storica sugli ultimi giorni della monarchia in Italia? Perché il Consiglio dei ministri sottrasse a Umberto II i poteri di capo dello Stato e li conferì al presidente Alcide De Gasperi prima che la Corte di cassazione si pronunciasse sui brogli? È possibile che la nostra repubblica sia fondata su un referendum che avrebbe dovuto essere annullato? E chi è il legittimo successore di Umberto II? In questo libro, Aldo A. Mola rovescia molti luoghi comuni sulla monarchia italiana e sulla sua fine avvalendosi di numerosi documenti inediti (come alcune lettere del re in esilio al figlio Vittorio Emanuele), e rícostruísce il ruolo di Casa Savoia nella formazione dello Stato dal Risorgimento all'Unità, dalle imprese coloniali a Giolitti, alla prima guerra mondiale, fino all'avvento del fascismo, alle leggi razziali, al disastroso coinvolgimento nella seconda guerra mondiale e a quel fatidico 13 giugno 1946 in cui l'aereo di Umberto II lasciò la pista di Ciampino alla volta del Portogallo. Il sovrano partì da Re, convinto di tornare presto, invece il 18 giugno venne proclamata la repubblica e il 23 ottobre 1947 l'Assemblea costituente lo condannò all'esilio perpetuo.
In queste pagine l'autore risponde anche ad alcune delle domande fondamentali sulle origini travagliate del nostro ordinamento repubblicano. Senza mai perdere il distacco dello storico e grazie a un approfondito lavoro di archivio, analizza per la prima volta in dettaglio i verbali elettorali originali, trovando innumerevoli buchi, voti dubbi, pasticci, errori e omissioni e giungendo a conclusioni sconvolgenti. La forma dello Stato fu decisa dalla Corte suprema di cassazione, che fissò il quorum sulla base dei soli voti validi, anziché dei votanti: se fosse stato calcolato sulla base dei votanti, come voleva la legge, il vantaggio della repubblica sarebbe crollato da 2 milioni a 250.000.
È possibile considerare questo scarto sufficiente, vista la grande incertezza sui dati e l'impossibilità di controllare le schede, che - secondo il ministro della Giustizia Togliatti - erano «forse» state distrutte già pochi giorni dopo il voto? E su questo interrogativo che si fonda la nostra storia repubblicana.
***
Aldo A. Mola (Cuneo, 1943) dirige il Centro europeo Giovanni Giolitti per lo studio dello Stato a Dronero (Cuneo). Dal 1971 ha dedicato a Giolitti e alla sua epoca numerosi saggi, tra i quali L'età giolittiana (1971), Storia dell'amrninistrazione provinciale di Cuneo dall'Unità al fascismo, 1859-1925 (1971), Stampa e vita pubblica di provincia nell'età giolittiana (1971), Giovanni Giolitti: grandezza e decadenza dello Stato liberale (1978), Giolitti, lo statista della nuova Italia (Mondadori 2003). Già condirettore editoriale de Il Parlamento italiano, 1861-1992 (Nuova Cei, 24 voll.), è autore, fra l'altro, di Storia della massoneria italiana dalle origini ai nostri giorni (Bompiani 2001), Storia della monarchia in Italia (Bompiani 2002), Silvio Pellico: carbonaro, cristiano e profeta della nuova Europa (Bompiani 2005), Giosue Carducci: scrittore, politico, massone (Bompiani 2006).

Isbn: 978-88-04-57988-5
Prezzo: Euro 12,00
OSCAR STORIA Monadadori

Nessun commento: